Lady mi accoglie con uno sguardo profondo e un sorriso radioso, tipico di una splendida Golden Retriever di cinque anni. Avevo fissato un incontro con lei per comprendere meglio la Pet Therapy e, percependo la mia limitata conoscenza delle lingue, Lady si fa accompagnare da Caterina, una bellissima ragazza laureata in psicologia che sta svolgendo il tirocinio presso Avapo Mestre. Caterina ha approfondito nei suoi studi le tematiche del fine vita, esplorandone le implicazioni psicologiche, fisiologiche e filosofiche. Diventata volontaria di Avapo Mestre, ha deciso di mettere le sue competenze al servizio dell’Associazione, in quanto la Pet Therapy si affianca alla presa in carico psicologica. Questo programma, offerto da Avapo Mestre, mira a supportare pazienti e familiari nei momenti più delicati, offrendo conforto e sostegno attraverso l’interazione con gli animali.
Mentre Caterina ha conseguito la laurea, Lady possiede una certificazione di idoneità che le consente di essere protagonista attiva della Pet Therapy. La sua natura docile, il modo in cui guarda le persone e il desiderio di condividere la sua sensibilità la rendono un elemento fondamentale in una terapia pensata per supportare chi affronta momenti difficili.
Bastano poche parole con Caterina e qualche carezza a Lady per percepire l’enorme impatto che un cane può avere su una persona che attraversa un periodo complesso della propria vita. Lady crea un’atmosfera unica, sa instaurare un legame silenzioso e una connessione invisibile che trasmette serenità e tranquillità. La sua sola presenza invita a raccontarsi, quasi volesse partecipare alle nostre emozioni, facendoci sentire compresi e meno soli.
Durante le terapie di gruppo, Lady alterna momenti in cui resta seduta ad ascoltare a movimenti lenti tra le persone, cercando uno sguardo, una carezza o un ginocchio su cui poggiare il muso. È sorprendente come, da sola, riesca a individuare chi ha bisogno di un sostegno speciale, offrendo quel conforto che solo lei, con una sorta di telepatia tangibile, sa dare.
Caterina racconta di aver adottato Lady un paio d’anni fa. Sin da subito hanno instaurato un’intesa profonda e hanno iniziato a lavorare insieme, raccogliendo ben presto risultati significativi. E Lady, che non mi molla lo sguardo un attimo, mi porge la zampa e annuisce, d’accordo.