5×1000: FACCIAMO (AMARA) CHIAREZZA!
È in corso un vero e proprio “scippo della generosità” verso il settore non-profit.
Sì, perché nonostante la raccolta del 5×1000 sia in crescita anche per il 2024 del 5,2%, con quasi 18.000.000 di preferenze espresse, quasi 79 milioni di euro non verranno erogati agli enti indicati dalle cittadine e cittadini nella loro dichiarazione dei redditi.
La questione è questa: il totale raccolto col 5×1000 nel 2024 è di ben 603,9 milioni di euro (record assoluto di raccolta), ma il tetto erogabile imposto dalla legge è di 525 milioni. Ne risulta, quindi, che la parte eccedente il tetto rimarrà nelle casse dello Stato e non verrà erogata a enti che, come #AVAPOMestre, concorrono ad offrire servizi ed attività, spesso di altissimo impatto sociale.
Matematicamente parlando, gli enti beneficiari percepiranno quindi il 4,3 per mille e non il 5 per mille. Dal 2006 a oggi, si tratta di oltre 560 milioni “scippati” alla generosità di tutti noi. Che senso ha tutto questo? Nessun senso!
Togliere questo odioso tetto diventa allora priorità per tutti.
Non creerebbe assolutamente nuova spesa e rispetterebbe, invece, la volontà del singolo contribuente sulla destinazione della sua scelta. Una questione etica, prima che fiscale ed economica.
Il 5 per mille è uno straordinario strumento di libertà, impegno civile e sussidiarietà fiscale, che ogni anno milioni di contribuenti utilizzano per aiutare enti di volontariato, ricerca, assistenza, solidarietà, sport, tutela dell’ambiente e cultura.